Condizionatore e deumidificatore: come impostarlo

Quando il caldo si avvicina, è il momento di preparare i condizionatori al loro compito di abbassare la temperatura dentro casa. Eppure, è sempre così necessario attivare il climatizzatore? Come capire se è meglio la funzione deumidificatore o condizionatore? Tenere sotto controllo l’umidità dentro casa è sicuramente molto importante per evitare che si formino muffe e cattivi odori che nuocciono alla nostra salute, per questo è fondamentale arieggiare gli ambienti. Ma non solo: sapere quando e come impostare il condizionatore a deumidificatore ti permette di creare un ambiente confortevole anche quando le temperature si alzano e senza utilizzare tutta l’energia necessaria per attivare la climatizzazione.

Meglio la funzione deumidificatore o condizionatore?

È un dato di fatto scientifico che l’umidità presente nell’aria cambia la percezione del calore. Per esempio, in una giornata estiva di caldo torrido (cioè secco) con temperatura atmosferica di 30°C, con l’umidità fino al 25% ad esempio la temperatura percepita rimane invariata. Però, se l’umidità aumenta, il calore si fa via via più afoso e la temperatura percepita aumenta: basta un 40 per cento di umidità per percepire 34°C, ma con un 60%-65% di umidità i reali 30°C nell’atmosfera vengono percepiti come pericolosi oltre che intollerabili 39°C- 40°C. Ecco allora che usare un condizionatore in modalità deumidificatore è fondamentale per togliere quella quantità di umidità capace di fare sballare anche di 10°C la percezione del calore nella stanza.

Perché bisogna abbassare l’umidità

Come abbiamo visto, a parità di temperatura è con il tasso di umidità più elevato che si percepisce il fastidio maggiore. L’umidità influisce sul nostro benessere, perché quando ce n’è troppa nell’aria rende la respirazione difficoltosa. Il nostro corpo per mantenere una temperatura accettabile ricorre al meccanismo della sudorazione. Evaporando, il sudore sottrae calore al corpo aiutando a raffreddare la pelle. Se però nell’aria c’è troppa umidità diventa più difficile fare evaporare l’acqua dalla pelle che, infatti, risulta appiccicosa. Non riuscendo a smaltire il calore si ha così la sensazione di trovarsi a una temperatura maggiore rispetto a quella reale. Ecco perché con tanta umidità la temperatura percepita è più elevata. L’organismo pertanto non riesce a smaltire il calore in eccesso (rispetto ai propri limiti fisiologici) e, quindi, ecco presentarsi la sensazione di trovarsi in presenza di una temperatura maggiore di quella reale.

Deumidificatore o condizionatore di notte: la scelta giusta

Soprattutto in estate, quindi, quando l’aria calda è afosa, non c’è come impostare il condizionatore a deumidificatore per rinfrescare subito la stanza in maniera naturale e piacevole. Quando si è indecisi tra attivare la modalità deumidificatore o condizionatore di notte, per esempio, è sempre meglio provare a vedere l’effetto che si ottiene asciugando l’aria con il condizionatore in modalità deumidificatore. Puoi riconoscere il simbolo del deumidificatore sul condizionatore grazie al disegno della “goccia” e/o dalla parola “dry”.

Dormire con l’aria condizionata accesa non fa bene soprattutto perché non si ha il controllo sul microclima che si crea. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, indicate per vincere il caldo, la corretta temperatura della casa anche quando si usa il condizionatore è di 24-26°C che, associata a un basso tasso di umidità, garantisce benessere e mette al riparo dal rischio di bruschi sbalzi termici. Prima di coricarsi la sera, quindi, si può rinfrescare la stanza con il condizionatore e poi, una volta che sai come mettere il condizionatore a deumidificatore dal tuo telecomando, passare alla modalità deumidificatore che abbasserà la percezione della temperatura, senza eccessi dannosi alla salute.

Ecco la differenza tra deumidificatore e condizionatore

C’è differenza tra un deumidificatore e un condizionatore d’aria: il primo elimina l’acqua nell’aria asciugandola, il secondo sottrae calore all’ambiente raffreddando l’aria. Fortunatamente oggi si può avere un impianto che fornisce entrambe le funzioni. Si può usare il condizionatore come deumidificatore oppure scegliere l’azione di raffreddamento dell’aria propria del condizionatore.

Quando è impostato in modalità deumidificazione, l’apparecchio aspira l’aria dall’ambiente e, attraverso il liquido refrigerante spinto dal compressore nella serpentina a bassissima temperatura, la raffredda fino a far condensare l’acqua contenuta. Ogni deumidificatore e ogni condizionatore hanno una capacità di raccolta e di espulsione di acqua che viene indicata nella scheda e nel manuale d’istruzione dell’apparecchio. Prima di procedere con l’acquisto del tuo impianto, quindi, controlla con attenzione queste informazioni e valutale in base alle tue necessità.

Usare il condizionatore come deumidificatore ti permette un importante risparmio energetico, che vedrai dalla prima bolletta. I deumidificatori così come il condizionatore in modalità deumidificatore consumano anche meno della metà dell’energia richiesta da un condizionatore.

Grazie alla funzione deumidificazione degli impianti di condizionatore, non c’è più quindi da chiedersi se sia meglio il condizionatore o il deumidificatore, visto che i moderni impianti anche quelli mobili hanno generalmente hanno integrata la modalità per assorbire l’umidità nell’ambiente. Se usi un apparecchio mobile, posizionalo al centro della stanza, così da deumidificare la stanza in maniera uniforme. Se invece vuoi ridurre piccole macchie di umidità sulle pareti, avvicina il getto del deumidificatore al punto da asciugare.

Fonte: euronics.it