Quali bonus saranno rinnovati nel 2024


La Nuova Legge di Bilancio ha stabilito quali saranno i bonus per il 2024, tra riconferme e novità. Se vuoi conoscere le agevolazioni previste per il prossimo anno, questo articolo ti aiuterà a fare ordine tra i vari incentivi previsti. Vediamo, dunque, quali bonus saranno rinnovati nel 2024 e come usarli per acquistare elettrodomestici nuovi.

Bonus mobili e elettrodomestici 2024

Il 2024 è l’ultimo anno in cui si potrà godere del beneficio del bonus mobili e grandi elettrodomestici, ovvero la detrazione IRPEF al 50 per cento delle spese sostenute per comprare mobili e grandi elettrodomestici che sono destinati a un immobile oggetto di ristrutturazione, tra gli interventi di recupero del patrimonio edilizio elencati nell’articolo 16-bis del TUIR.

Quanto puoi recuperare, in pratica, da ciò che hai speso? Non tutto e non subito. Devi calcolare, infatti, che la detrazione si può effettuare su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024.

Per ottenere l’agevolazione del bonus elettrodomestici devi comprare apparecchi nuovi che rispettano le caratteristiche energetiche previste: i forni devono avere una classe inferiore alla A, le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie alla classe E, mentre i frigoriferi e i congelatori alla classe F.
Ricorda che l’importo può inserire tra queste spese anche il trasporto e montaggio degli elettrodomestici, a patto che il totale complessivo non superi il tetto massimo stabilito. La detrazione viene poi suddivisa come di consueto in dieci quote annuali.

Per poter usufruire della detrazione, devi pagare i tuoi acquisti con bonifico oppure con carta di debito o di credito, ma non con assegno bancario o con i contanti. L’acquisto degli arredi e dei grandi elettrodomestici, per ottenere i benefici previsti dal bonus mobili 2024, va fatto entro il 31 dicembre 2024 e i lavori di ristrutturazione edilizia della casa devono essere stati fatti a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.

Bonus ristrutturazione 2024

Il bonus ristrutturazione 2024 è un altro incentivo che prevede una detrazione del 50 per cento, calcolata entro un limite massimo di spesa fino a 96.000 euro, quindi. Questo significa che spendendo tutti i 96 mila euro puoi avere una detrazione totale e complessiva di 48.000 euro. Questa agevolazione è stata confermata e resterà in vigore fino al 31 dicembre 2024.

E, salvo nuove proroghe, dal 1° gennaio 2025 tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro di spesa.

Il bonus ristrutturazione 2024 include tutti quei lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari, ma anche alcuni interventi di efficientamento energetico, come l’installazione dei pannelli solari.

In pratica, grazie al bonus ristrutturazione, si può procedere con una serie di lavori di miglioramento. Tieni presente, però, che la realizzazione di misure antisismiche viene calcolata a parte. Tra i bonus casa rinnovati da utilizzare entro il 31 dicembre 2024 c’è anche l’agevolazione Sisma bonus che prevede detrazioni più elevate, riguardo alle spese sostenute per interventi antisismici, che possono arrivare all’85 per cento.

Bonus riqualificazione energetica (Ecobonus)

Se invece si eseguono lavori che aumentano il livello di efficienza energetica, si ha diritto all’Ecobonus.

Gli interventi devono riguardare unità immobiliari ed edifici o parti di edifici esistenti, censiti o per i quali è stato chiesto l’accatastamento, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli per l’attività d’impresa o professionale, merce o patrimoniali.

L’agevolazione, che si può richiedere per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024, prevede una detrazione IRPEF o IRES, suddivisa in 10 rate annuali, pari al 65 per cento della spesa sostenuta. Ma ci sono casi in cui si ha diritto a una detrazione del 50 per cento, in particolare quando si effettua acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari, di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti a caldaie a condensazione ed efficienza almeno pari alla classe A o con impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. Si ha invece la detrazione del 65 per cento se le caldaie, oltre a essere almeno in classe A, hanno sistemi di termoregolazione evoluti.

Fonte: euronics.it

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