Le differenze tra le vecchie e le nuove classi energetiche

Dal 1° marzo 2021, alcuni gruppi di elettrodomestici sono rientrati nella classificazione prevista dalla UE e riportata sulle nuove etichette energetiche colorate. Le troviamo apposte sulla confezione e esposta in negozio accanto o sopra a ogni apparecchio. Inizialmente, le categorie interessate alle nuove classi energetiche per gli elettrodomestici sono state quelle di televisori, lavastoviglie, lavatrici e asciugatrici, frigoriferi. Poi si è estesa la classificazione anche ai corpi illuminanti e via, via dovrà abbracciare tutti i prodotti. Forni, cappe, condizionatori, asciugatrici, aspirapolvere hanno tempo fino al 2025 per adeguare le etichette. Gli apparecchi per il riscaldamento e gli scaldabagni beneficiano di una scadenza concessa fino al 2030.

Fino a marzo 2023 possiamo fare il confronto tra vecchie e nuove classi energetiche degli elettrodomestici guardando entrambe le etichette che si trovano sui prodotti in vendita. Successivamente, i nuovi articoli commercializzati avranno esclusivamente la nuova etichetta con le classi di efficienza energetica aggiornata.

Le nuove classi di efficienza energetica degli elettrodomestici

Esattamente che cosa succede con questo cambio di classe energetica degli elettrodomestici? L’etichetta energetica esiste dal 1994 con lo scopo di fornire informazioni chiare ed esaurienti sull’efficienza energetica degli elettrodomestici acquistati. Questa lavastoviglie consuma molta elettricità? Questa lavatrice è efficiente? Le tante domande di ogni consumatore attento possono trovare risposte precise nella nuova etichetta che riporta le classi di efficienza energetica degli elettrodomestici, secondo la specifica normativa stabilita dall’Unione Europea. L’obiettivo è quello di guidare ogni famiglia verso acquisti consapevoli e più eco responsabili, che si riflettono positivamente sull’ambiente e sul risparmio energetico che pesa in bolletta.

La prima buona notizia è che possiamo smettere di contare tutti i “+” che venivano aggiunti accanto alla lettera A. Quindi nelle nuove etichette energetiche non ci saranno più i simboli “+++”, perché tutti gli elettrodomestici rientrano nelle nuove classi di efficienza energetica che vanno dalla lettera “A” alla lettera “G”. La “A” indica lo standard più efficiente, ed è visualizzato in verde, mentre la classe energetica più energivora diventa la “G” evidenziata dal colore rosso. Quindi, facendo un confronto tra vecchie e nuove classi energetiche degli elettrodomestici, quella che prima era la classe A+++, nella nuova etichetta torna a essere la A, mentre la classe meno efficiente diventa la “G” che corrisponde alla vecchia “D”.

Confronto tra vecchie e nuove classi energetiche degli elettrodomestici

Classificazione vecchia etichettaClassificazione nuova etichetta
A+++A
A++B
A+C
AD
BE
CF
DG

I dati dicono che la maggior parte degli elettrodomestici venduti negli ultimi anni sono stati quelli appartenenti alle classi di efficienza energetica migliore che vanno dalla A+++ alla B.

Per cui si prevede che spariranno dal commercio tutti quegli elettrodomestici di vecchia concezione, e troppo energivori, che oggi sono classificati con le lettere F e G.

Con le nuove etichette energetiche le classi che identificano gli elettrodomestici all’avanguardia, a basso consumo energetico e che, quindi, permettono un maggiore risparmio in bolletta sono quella contrassegnate dalle lettere “A”, “B”, “C”.

Ma c’è di più. Le classi di efficienza energetica degli elettrodomestici vengono costantemente aggiornate. Perché aumentano continuamente i requisiti richiesti ai nuovi prodotti che devono essere sempre più efficienti. In questo modo si favorisce il progresso tecnologico che deve andare di pari passo con un risparmio energetico sempre maggiore. Di conseguenza le scale energetiche vengono riviste appena il 30% dei prodotti sul mercato è classificato A o il 50% degli articoli è classificato A e B.

Nuove etichette energetiche: come leggerle

Oltre al cambio di classe energetica degli elettrodomestici nelle nuove etichette, che hanno una migliore leggibilità, troviamo anche un codice QR. Inquadrato con il lettore QR del nostro smartphone ci rimanda alla banca dati Europea dove possiamo scaricare la scheda tecnica del prodotto, completa di tutte le informazioni e le caratteristiche del prodotto.

Sotto alla classificazione degli elettrodomestici, invece, troviamo una serie di pittogrammi che forniscono una serie di informazioni utili.

Prendiamo come esempio una lavatrice:

  • la prima informazione posta sotto la nuova classificazione colorata indica il consumo di energia annuo espresso in kWh. Si tratta sempre di una stima calcolata su 220 cicli di lavaggio standard (con il programma cotone normale a 60° C), che permette di fare un confronto tra i diversi modelli.

Nella riga sottostante delle nuove etichette energetiche troviamo anche i dati relativi alle caratteristiche tecniche:

  • il consumo medio annuo di acqua espresso in litri che, trattandosi in questo caso di una lavatrice, puoi dividere per 220, ovvero il numero dei lavaggi conteggiati, per avere una stima del consumo medio per un singolo lavaggio,
  • quanti chili di bucato possiamo inserire nel cestello a pieno carico,
  • la classe di efficienza della centrifuga, dalla A (con una maggiore efficienza, cioè meno acqua residua) alla G (per una minore efficienza, quindi più acqua),
  • l’emissione di rumore espressa in decibel (dB) durante il normale ciclo di lavaggio e durante la centrifuga. Più il valore è alto e maggiore è il rumore della lavatrice.

Se controlliamo le nuove etichette energetiche della lavastoviglie, del frigorifero o di qualsiasi altro dispositivo, troveremo sempre informazioni interessanti che possono aiutarci a un acquisto più consapevole ed efficiente.

fonte: euronics.it